Voci, volti
nuovi e noti.
Sorrisi tesi, lacrime.
Empatici accenti emotivi.
Calore …
Tutto risuona in me e,
in un rimando continuo
fra presente e passato
sofferenze profonde
e gioie
fra ricordi antichi e recenti
fra finito e infinito,
mi sento almeno per poco
in pace.
E in armonica sehnsucht[1]
accolgo
me e l’altro da me
nel mio spazio interiore.
Marina Greco