Musicoterapie in Ascolto

Ascoltare è veramente importante, di Antonello Ricci

Valutazione attuale:  / 1
ScarsoOttimo 

 Accanto alle situazioni istituzionalizzate ne esistono altre, molto più numerose, impre­vedibili, incontrollabili, cui l’etnologo sul campo deve porre at­tenzione uditiva.

Si tratta di accadimenti sonori - parole e suo­ni vocalici asemantici ma espressivi, rumori intenzionali e ca­suali - una sorta di territorio vasto e difficilmente afferrabile consistente di tutti quei molteplici momenti, di lunga o di corta durata, quotidiani e apparentemente irrilevanti, domestici e intimi, non facilmente “addomesticabili” in un protocollo di la­voro, al contrario spesso volutamente espulsi da tale contesto formale.

   Sono presenze acustiche interstiziali e imponderabili, una sorta di ordito del mondo, materiali sonori collocati negli spazi “vuoti” lasciati fra le “cose importanti” cui si pone atten­zione, scorie sonore dell’oralità tramite cui è possibile perveni­re a una complessa consapevolezza etnografica densa e pesante, intima e calda, ricca e fertile come una torba fumante di humus entro cui far germogliare i semi di piante nuove.

   Soltanto trami­te tale lavorio, lento e lungo, difficile come un corteggiamen­to e problematico - in primo luogo per il mantenimento della presenza del sé dell’etnografo messa ripetutamente in gioco - è possibile penetrare e raggiungere il livello più intimo del conte­sto di competenza comunicativa».

Antonello Ricci

Antropologia dell’ascolto

Edizioni Nuova Cultura

Roma 2010

p. 55, 56

ANTROPOLOGIA DELLO ASCOLTO

La lettura del prezioso estratto del prof. Antonello Ricci fa riflettere sull’importanza dell’ascolto e, in particolare del cruciale utilizzo della nostra dimensione auricolare; una disposizione che, se ben praticata, ci porta a scoprire che “l’ordito del mondo” é fatto di suoni.

Se poi proviamo a sostituire le parole: etnologo sul campo, etnografo con quella di musicoterapeuta o di qualsiasi altro professionista o persona che utilizzi veramente l’ascolto ecco che la riflessione può calzare, sorprendentemente, a pennello, non solo agli antropologi, ma a quanti aspirano alla pratica dell'ascolto.

Giangiuseppe Bonardi

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.


MiA... le pagine del sito